Con il colpevole ritardo di un giorno ho partecipato all'esperimento inventato da un ragazzo toscano per invitare il proprio prossimo alla lettura, meglio se di un libro che merita, che ha un significato e non il solito best-seller wannabe-profondo o zeppo di vampiri sfigati (qualche altra info qui). Ho scelto "Una questione privata" di Fenoglio seguendo alcune considerazioni che spero portino la sconosciuta a cui l'ho regalato a leggerlo e apprezzarlo: non è molto lungo, non ha un lessico complicato e contiene sia una storia passionale sia uno spaccato della resistenza italiana per come era, senza troppe esaltazioni o revisionismi.
Sabato sera dunque, in mezzo al chiasso della musica elettronica ho adocchiato una ragazza dall'aria non troppo intellettuale (regalare un libro a chi già legge sarebbe stato ridondante) e mi sono avvicinato spavaldo; dopo i primi tre secondi di imbarazzo in cui la poveretta non capiva niente di quello che stava succedendo sono riuscito a spiegarmi e a farle capire che sì il libro era un regalo, un modo per far conoscere a un altro un mondo nuovo. L'ho lasciata ancora un pò frastornata ma sorridente e sono tornato a ballonzolare come un cretino in mezzo alla pista; dopo una mezz'ora la ragazza si è riavvicinata, dandomi un bel bacio sulla guancia e sussurrando un flebile e dolce "grazie", prima di sparire nella folla.

Esperimento riuscito.