Come promesso, eccovi una prima idea che mi e' venuta da quando mi atteggio a scienziato: confesso che le sue implicazioni etiche sono piuttosto discutibili, dato che potrebbero portare a conseguenze ben piu' gravi di quelle a cui ha portato la fisica quantistica negli anni '30. So che questa affermazione potrebbe rendere scettico chi legge, ma sono assolutamente sicuro degli effetti devastanti di quest'idea; del resto e' stata gia' ampiamente sperimentata nel corso dei secoli, anche se da un po' di tempo non se ne parla piu'.
Parlo, naturalmente, del virus del Vaiolo: ovvero un virus altamente contagioso e mortale, gia' usato in passato come arma batteriologica ed eradicato nel 1977. Pare che gli unici campioni rimasti del virus siano in laboratori americani e russi e che quindi a meno di deliri di onnipotenza, non vi sia il rischio di una nuova infezione. Non hanno fatto i conti con la temibile Bioinformatica.

Come risulta chiaro dall'immagine qui sopra, con pochi clic si puo' accedere alla sequenza completa del DNA del virus (anzi, sono disponibili le sequenze di ben 48 ceppi): mi sento di dire che con gli adeguati finanziamenti, qualche coltura di tessuti umani e qualche "volontario", si potrebbe ricreare il virus in capo a due-tre anni. Con qualche spicciolo in piu' si potrebbe introdurre qualche miglioria, come rendere il vaccino esistente inefficace o meno attivo.
Dato che un bravo scienziato pazzo se ne frega dell'etica, rimane solo il dubbio sul cosa fare di questo nuovo ceppo di virus: venderlo ad Al-quaeda o spargerlo direttamente sulla popolazione e vendere 300 milioni di dosi di vaccino al governo italiano? Confesso di essere un po' indeciso e soprattutto di non vedere tanta differenza fra un'organizzazione terroristica e un'industria farmaceutica che lucra sulla stupidita' dei governi spargendo il terrore.
Non male come primo giorno di lavoro, vero?

 

Italica impudicizia

Posted In: , . By Grandesacchetto

Immaginatevi questa scena: un uomo al volante della sua auto diretto verso il lavoro; potete quasi sentire la sonnolenza, lo stress post-natalizio (meglio conosciuto come inerzia lavorativa o scazzo generalizzato sistemico), in sottofondo una musichetta briosa ma non troppo, che il nostro uomo non e' ancora ben sveglio. Lo attende una noiosa giornata di lavoro, alienante e rovinata dal freddo e dalla pioggia, una non-giornata. Ma ecco la rivelazione, il punto di svolta della sua giornata e chissa', forse anche della sua vita: d'ora in poi tutto sara' un po' meno grigio e gli ostacoli saranno un po' piu' bassi. Pensare che tutto questo e' stato possibile soltanto alzando lo sguardo dal volante; riteniamoci fortunati che avesse con se una macchina fotografica, cosi' che i nostri figli e i figli dei nostri figli potranno trarre ispirazione da questa rivelazione, e portarci per mano verso un luminoso domani.

 

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