Vi ricordate Luttazzi, quel comico brutto e cattivo con la parlantina veloce che si mangia la CACCA su Raidue?

(Tanto per puntualizzare: se siete convinti che si stesse davvero mangiando della cacca fresca siete voi quelli brutti e cattivi).
Saprete senz'altro (?) che il 7 dicembre 2008 la7 ha sospeso il programma di Luttazzi "Decameron" a causa di una frase su Ferrara giudicata offensiva. Se vivete su Marte o leggete solo Famiglia Cristiana, leggete un pò in questi link.
Inutile dire che noi bananarchici teniamo per Luttazzi: se pensate che sia volgare o sconvienente basta premere il telecomando e tornare a guardare l'approfondimento del Tg2. Il problema è che vi sareste potuti imbattere nell'ennesimo dibattito su "La satira buona e la satira cattiva", meglio conosciuto come: "Se nessuno si incazza, se non muove nessuna coscienza e non fa indignare seriamente chi la guarda, allora è satira buona". Sottotitolo: "Alla destra italiana gli rode di avere solo il bagaglino e Socci". Sottotitolo-bis: " Socci è comico in modo involontario".


Clicca qui per il video.

Insomma, ancora una volta dobbiamo sbucciare una banana e buttare la buccia sotto i piedi di Mazza e del suo Tg2.
Anche stavolta non ci deludono: pensavo che dopo mesi e anni di disinformazione "colta" e "raffinata", della serie "anche chi crede nel creazionismo è una persona", ormai avessero dato tutto. Invece ci portano un'altra delle loro meravigliose perle.
In sintesi:
-Benigni è "satira buona": beh sì, se non si considera la scena in "Berlinguer ti voglio bene" in cui il premio Oscar spara una serie quasi infinita di parolacce o quando partecipa al dibattito "Pole la donna permettersi di essere sopra all'omo? No. Si apre il dibattito". Ora che il suo argomento principale è la politica del 1300 e le frecciatine spuntate io ci penserei due volte prima di definirlo un comico satirico. Sarà che
secondo me "la vita è bella" era un tantinello troppo melenso?
-Viene posta per trenta volte la domanda "La satira deve avere un limite?". Lo scopo è chiaro e lampante: generare un messaggio subliminale che si imprima nelle alte sfere della Rai, che non si azzardino a fare di nuovo un programma come l'ottavo nano!

Ed ora la chicca:
-Per rafforzare il concetto che un comico debba auto-censurarsi per evitare di offendere qualche animo sensibile, intervistano uno dei maestri della satira italiana. Non ne dirò il nome, ma aggiungo un'immagine che vale più di mille parole.

Un capolavoro, non c'è dubbio: come combinare sapientemente razzismo e propaganda da quattro soldi.
W la satira buona.