11/8/2008
Durante la stagione delle piogge (giugno-settembre), il Mali diventa una grande distesa di verde; la terra rossa si rivela fertilissima ed è l'occasione che tutti aspettano per coltivare il sostentamento per il resto dell'anno. Si va dal mais, al miglio, al cotone, al té e agli alberi da frutto, come manghi e banani. Le nuvole permettono di mettere il naso fuori dall'ombra degli alberi durante le ore centrali del giorno, altrimenti bollenti, e le notti sono più fresche: l'unico inconveniente sono i rivoli e torrentelli che creano le gigantesche pozze che arrivano a rendere quasi impraticabile la strada che collega Sanzana col resto del mondo. Ma se l'acqua non distrugge le case è considerata una vera e propria benedizione e tutti sono contenti di gustarsi un pò di abbondanza, per quanto relativa. 
La coltivazione è spesso a mano, con l'ausilio delle molte bestie da soma che vagano senza un apparente padrone per il villaggio o sorvegliate da un bambino serissimo e con una busta di plastica a mò di tracolla; un trattore è un eccezione molto rara. Nonostante l'ombra impedisca alle piante di crescere bene, gli alberi non vengono tagliati quando sono in un campo coltivato, ma non ho idea se sia per tradizione, per via dell'animismo o perché altrimenti durante la stagione secca non ci sarebbe nemmeno un metro quadro d'ombra. Comunque, anche quando un terreno non è coltivato niente va perduto, perché niente qui è classificato come "erbaccia" clandestina. In un campo abbandonato vicino al villaggio di Deh (la Livorno maliana) scopriamo che una pianta è buona contro la malaria, una è un toccasana per la tosse dei bambini, la radice di un'altra addirittura serve a curare le malattie dei cani.
Ma la ciliegina sulla torta è la versione maliana del viagra, da preparare sottoforma di té e che garantirebbe risultati per una settimana. Si dice che qualche maliano sia riuscito a far fortuna vendendo la foglia miracolosa nei paesi arabi, nonostante ci siano controversie sulla sua efficacia. Noi intanto accettiamo ordinazioni.