La sera del 17 Giugno del 2006, parecchie milioni di italiani assistevano alla partita Italia-USA dei mondiali di Germania, in compagnia della classica frittatona di cipolle annaffiata da una Moretti gelata oppure come me, davanti ad un megaschermo in un pub all'aperto, con la telecronaca di Sky. Nell'intervallo fra i due tempi, fra i vari commenti tecnici sulla presunta superiorità calcistica della squadra italiana, l'intervento di un losco figuro ex-calciatore di successo brillò per la sua sensatezza, intelligenza e soprattutto attinenza. Alla domanda su cosa ne pensasse della partita, questa inutile palla da biliardo rispose una cosa che suonava più o meno così:
Gli americani alla fine ci hanno liberato durante la seconda guerra mondiale, quindi non ne parlerei così male.
Punto.
Nessun commento sulla partita; il solo fatto che sessant'anni prima l'esercito americano avesse AIUTATO a liberare l'italia impedisce di dire che oltreoceano fanno cagare a giocare a calcio, figuriamoci cosa sarebbe successo se gli avessero chiesto un opinione sulle basi americane in italia o sulla strage del Cermis.
Gli americani alla fine ci hanno liberato durante la seconda guerra mondiale, quindi non ne parlerei così male.
Occhio yankee, che a stare sempre chino ti viene la scoliosi.