Antefatto:

La scuola e l'università sono in agitazione come non si vedeva da anni. Tutto è cominciato con la riforma Berlinguer, molto tempo fa; da allora non c'è stato autunno in cui non ci fossero proteste e malcontenti, con l'eccezione forse della gestione di Mussi, durante lo sfortunato governo Prodi. Quello che questa volta ha fatto montare così tanto la protesta credo sia il famigerato blocco del turn-over: un'assunzione ogni cinque pensionamenti è decisamente troppo. Mi viene difficile immaginare i docenti e ricercatori rimasti correre come speedy gonzales per mantenere il livello di insegnamenti e ricerca: è più probabile aspettarsi un'ecatombe di pubblicazioni e lezioni. Mi immagino anche la contentezza di tanti giovani laureati che vedono chiudersi per sempre le porte di un dottorato, anche se per un tozzo di pane.

Antefatto 2:
Il 21 Ottobre a Firenze c'è stata una gigantesca manifestazione con presenze stimate dalle 40000 alle 60000 unità.

La notizia:
Berlusconi annuncia con aria grave che le occupazioni non saranno tollerate e che darà ordini al ministro dell'interno per porre fine alle proteste.
(Mi vengono in mente i rappresentanti di "Studenti per le libertà" che pochi giorni fa ho visto agitarsi e vomitare propaganda sugli studenti che occupavano. Stupenda soprattutto la loro abilità nel dichiararsi contemporaneamente a favore e contro le riforme dell'università. Grazie per le vostre frasi fatte e il vostro stile simil-aziendale ragazzi, grazie di esistere).

La domanda della bananarchia:
Immaginiamo che anche tutti gli studenti che erano in piazza l'altro giorno presidiasse le facoltà occupate: se gli arrestassero tutti e 60000, con che faccia il governo promulgherebbe un nuovo indulto?